zeman, intervista

« Older   Newer »
  Share  
sadeyes
view post Posted on 6/3/2005, 13:12




http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadra/Lecc...o/06zeman.shtml


In visita in Gazzetta Zeman racconta di quando fu corteggiato dal presidente dell'Inter, ma parla anche di doping, la Juve e il calcio di oggi.

MILANO, 6 marzo 2005 - Metti un pomeriggio in Gazzetta con lo "scomodo" Zdenek Zeman che prova a rivelarsi come un personaggio normale, come tutti gli allenatori italiani. Rifiuta subito l’etichetta di rarità nel mondo del calcio, dice di sentirsi come tutti i colleghi con i quali ha frequentato il Supercorso a Coverciano. "Non sono un anormale, soloperché ho sempre detto quello che penso — comincia il tecnico del Lecce—. A me piace proporre la mia verità, e visto che l’Italia è un Paese libero...". Freddo, apatico, imperturbabile: anche quando le sue squadre segnano? "Guardate che io esulto, gioisco e, se non mi fa male la schiena, mi alzo anche dalla panchina. Certo, mai arriverò ad arrampicarmi sulla rete di recinzione. A modo mio, sono un passionale. Non a caso, a parte la breve parentesi a Parma, ho scelto di allenare sempre al Sud e a Roma: mi piace avvertire il calore della gente. Al Nord, trovi tifosi più calcolatori".
Non alza il muro neppure quando si trova a battere strade pericolose.Ogni volta che torna, da avversario, a Milano sponda Inter, "Sdengo" rimembra l’invito rivoltogli da Massimo Moratti nel ’95. "Non mi chiamerebbe più, non avrò un’altra occasione per allenare l’Inter. Perché allora mi comportai male, senza farmi sentire da Moratti che mi aveva proposto di incontrarlo. Stavo bene alla Lazio e non avevo alcuna intenzione di cambiare. So che Moratti ci rimase male".

LUI E I POTENTI - Zdenek sorride, ogni domanda rivoltagli merita una smorfia diversa, una pausa mai uguale alla precedente. Accetta di evidenziare pregi e difetti dei grandi personaggi del calcio italiano. "Galliani? E’ difficile trovargli dei pregi. Moggi? Boh, devo riflettere, stando attendo a dire qualcosa per la quale poi non mi succeda niente. Moggi ha il pregio di comandare il calcio italiano, però ha il difetto di comandarlo male. Moratti? Gli piace il calcio, ma fa le scelte sbagliate".

LECCE, PRESENTE E FUTURO - Non può mancare una simpatica frecciata al suo presidente, Rico Semeraro. "Ha il pregio di essere giovane, quindi ha il tempo di imparare. Il suo difetto? Ancora non ha imparato, però ha il grande vantaggio di poter contare sui preziosi consigli di suo padre, che gli è sempre vicino". Riesce a dribblare l’argomento futuro, sulla panchina del Lecce. "Dite che Semeraro può imparare tanto se io resterò a Lecce? Chissà. Magari più cambia, più il presidente impara. Quanto al mio possibile futuro a Lecce, posso dire solo che mi sto trovando bene: si lavora su un progetto ma, sia chiaro, sono arrivato in un club che aveva puntato sui giovani anche negli anni passati. Certo, a me piace costruire qualcosa con i ragazzi, però è presto per affrontare il discorso della riconferma. Comunque, non mi pongo l’obiettivo di conquistare a tutti i costi una grande squadra; no, non mi manca il club blasonato, perché a me interessa soprattutto lavorare in un certo modo".

LA SUA JUVENTUS - Zeman dice grande società e gli viene naturale parlare della «sua» Juventus. "A parte la mia "formazione" bianconera sotto mio zio Vycpalek, mi piaceva la Juventus che portava simpatia, regalava sorrisi. Quella degli Agnelli, quella di Boniperti, che aveva un sorriso per tutti. Lo ammetto, sono cresciuto juventino e ho sognato di poter allenare i bianconeri sino al giorno del mio esordio in serie A, il Foggia contro il Bari. Ormai sono fuori età, non mi sono più consentiti i sogni da bambino. E, in ogni caso, oggi la Juventus è antipatica a tutti, tranne che agli juventini".

ANCORA DOPING - Il boemo non si tira indietro, per lui il problema doping non deve essere circoscritto al processo e alla sua evoluzione sino alla Cassazione. "Ribadisco ancora una volta che, secondo me, anche altre squadre facevano uso di farmaci. Io non ho attaccato la Juventus, però se nel suo spogliatoio hanno trovato 200 farmaci significa che o in quel periodo era tanto sfortunata da avere moltissimi giocatori ammalati oppure si è registrato un abuso di farmaci. Non capisco la posizione dei giocatori. Platini dice che i giocatori non possono non sapere? Non è vero. Magari capitava che, quando prendevano pillole di colore giallo, blu o rosso, non sapevano cosa stavano assumendo. Spero, però, che non sia necessario aspettare qualcosa di grave per arrivare a parlare. E poi mi pare che lo stesso Giraudo abbia affermato che lui sapesse tutto quello che faceva il dottore Agricola. Resto dell’idea che molti infortuni dipendano proprio da quello che si assume".

TIPI DA NAZIONALE - Non ci casca, su Lippi tenta subito un dribbling. "Cassetti è da maglia azzurra? A me assicura un rendimento importante, però non significa che debba essere convocato in nazionale. Volete tre nomi per la mia "nazionale"? Buffon, Nesta e Totti. A Francesco consiglio di restare a Roma: è attaccato alla città, che è legata al suo campione. Ma, attorno a Totti, si costruisca una squadra importante".

CALCIATORI, LAVORATE DI PIU’! - Da non crederci, Zeman confessa che anche le sue squadre ormai lavorano poco. "In genere, un calciatore si allena 8-9 ore alla settimana: non si può dire che si lavori tanto. Ma, da tempo, si va predicando che chi è nel calcio soffre lo stress e che si disputano troppe partite in una stagione. Secondo me, per essere preparati a giocare più incontri, sarebbe fondamentale allenarsi 15-16 ore alla settimana. Negli altri sport, gli atleti faticano molto di più, soprattutto all’estero".

SERIE A, POCHE NOVITA’ - In estate s’aspettava che l’Inter si inserisse nella lotta al vertice; invece, anche Zeman si è rassegnato ad assistere a un duello Milan-Juventus. "Non emergono nuovi valori, tatticamente non ho notato novità. Anche perché sono sempre i campioni a fare la differenza. Forse l’Inter non riesce a trovare un gioco, per il fatto che la formazione cambia continuamente. Sa rimontare, ma si fa anche rimontare. Certo, dispiace vedere giocatori importanti, addirittura nazionali, che finiscono per disputare solo due-tre partite a stagione: per esempio, è un peccato vedere Davids, che ha grandi qualità, in campo solo due volte l’anno. Forse sarebbe opportuno imporre rose più ristrette, diventerebbe una soluzione importante anche a livello economico. Perché in questo calciobusiness ci sono tanti soldi, eppure non bastano. E, se non si riesce a pagare gli stipendi ai giocatori della prima squadra, come si può sperare che le società investano denaro per i settori giovanili? Oggi non ci sono club che abbiano la forza per consentirsi grandi investimenti".

A ME I CAMPIONI - Non si negherebbe la gioia di allenare un fuoriclasse. Zeman ricorda il suo splendido rapporto con Totti e propone una riflessione su Cassano. "Io dico che, considerata la sua storia, Cassano non è adatto a tutti gli allenatori: evidentemente bisogna trovare un tecnico che sappia convivere con lui. Ho avuto la fortuna di allenare tanti giocatori dotati di talento. Mi piacerebbe lavorare con Ronaldinho, lui sa sempre divertirsi e divertire".

IL TRIDENTE IDEALE - Non ha dubbi, l’assetto offensivo ideale resta quello del suo primo Foggia in A, stagione ’91-’92. "Rambaudi, Baiano e Signori si potevano muovere davvero da soli, non avevano bisogno del centrocampo. Ho avuto attaccanti straordinari, però con me si sono esaltati anche tanti difensori: non a caso Chamot, Negro, Padalino e Favalli sono finiti in nazionale giocando nelle mie squadre. Bojinov? Ha doti importanti, però ora va aiutato, perché, trasferendosi a Firenze, ha cambiato vita, dopo essere stato per 5 anni a Lecce. Continuo a sentire Bojinov quasi ogni giorno, è forte psicologicamente, saprà imporsi a certi livelli".

LUI E LE NOSTRE BATTAGLIE - Anche Zeman sogna un calcio senza barriere. "Lottiamo tutti insieme. Sarebbe troppo bello eliminare le gabbie, però in Italia bisognerebbe trovare le misure adeguate, come hanno fatto da tempo in Inghilterra". La correttezza dei calciatori in campo rappresenta per il boemo una conquista per la quale anche gli allenatori possono risultare decisivi. "A me rimproverano il fatto che le mie squadre subiscono tanti gol anche perché non faccio tirare gli avversari per la maglia. Ma sono fatto così, voglio che si rispettino le regole; purtroppo, però, qualcuno se ne approfitta della correttezza che esigo dai miei giocatori".
 
Top
FortunateSon
view post Posted on 8/3/2005, 09:16




CITAZIONE (sadeyes @ 6/3/2005, 13:12)
E, in ogni caso, oggi la Juventus è antipatica a tutti, tranne che agli juventini".

E sti *****!
 
Top
ianett
view post Posted on 8/3/2005, 16:08




Lo avrei voluto vedere all'inter.......
 
Top
G.P.R.
view post Posted on 8/3/2005, 16:20




CITAZIONE (ianett @ 8/3/2005, 16:08)
Lo avrei voluto vedere all'inter.......

Pure noi
 
Top
ruben buster
view post Posted on 8/3/2005, 17:07




eddai avete gia' un allenatore perdente, che ve ne sareste fatti di un altro ?
 
Top
Conte Oliver
view post Posted on 8/3/2005, 20:33




vincere alla juve è facile. al milan quasi.
altrove è un'impresa nel calcio d'oggi, quasi impossibile.

FORZA ZEMAN.
vorrei vedere lippi, capello o ancellotti con la squadra di zeman.....
 
Top
G.P.R.
view post Posted on 9/3/2005, 09:01




CITAZIONE (Conte Oliver @ 8/3/2005, 20:33)
vincere alla juve è facile. al milan quasi.
altrove è un'impresa nel calcio d'oggi, quasi impossibile.

FORZA ZEMAN.
vorrei vedere lippi, capello o ancellotti con la squadra di zeman.....

Zeman è uno dei più grandi paraculi del calcio moderno, quest'anno sta azzeccando la stagione che gli garantirà altri 10 anni di ingaggi come accadde 15anni fa con il Foggia, per il resto solo parole e quel ruolo da salvatore del calcio che lui cavalca alla grande.
Zeman juventino dichiarato da sempre, ha capito che non potendo arrivare dove il suo cuore avrebbe voluto stare (Torino) avrebbe potuto comunque guadagnare e stare nel grande giro parlando male della squadra più amata.
Se Zeman avesse detto che al Barletta erano tutti dopati la cosa durava 2 ore, un articoletto sul giornale locale e lui al mare in Sicilia da 10 anni. La stessa cosa che è successa nel ciclismo con Pantani e Gotti (solo per fare un esempio). Uno beccato una volta ha subito 7 processi penali, l'altro beccato più volte non se lo ricorda più nessuno.
 
Top
TheQuestion
view post Posted on 9/3/2005, 10:16




CITAZIONE (G.P.R. @ 9/3/2005, 09:01)
CITAZIONE (Conte Oliver @ 8/3/2005, 20:33)
vincere alla juve è facile. al milan quasi.
altrove è un'impresa nel calcio d'oggi, quasi impossibile.

FORZA ZEMAN.
vorrei vedere lippi, capello o ancellotti con la squadra di zeman.....

Zeman è uno dei più grandi paraculi del calcio moderno, quest'anno sta azzeccando la stagione che gli garantirà altri 10 anni di ingaggi come accadde 15anni fa con il Foggia, per il resto solo parole e quel ruolo da salvatore del calcio che lui cavalca alla grande.
Zeman juventino dichiarato da sempre, ha capito che non potendo arrivare dove il suo cuore avrebbe voluto stare (Torino) avrebbe potuto comunque guadagnare e stare nel grande giro parlando male della squadra più amata.
Se Zeman avesse detto che al Barletta erano tutti dopati la cosa durava 2 ore, un articoletto sul giornale locale e lui al mare in Sicilia da 10 anni. La stessa cosa che è successa nel ciclismo con Pantani e Gotti (solo per fare un esempio). Uno beccato una volta ha subito 7 processi penali, l'altro beccato più volte non se lo ricorda più nessuno.

..mi sembra piuttosto chiaro che se si dopa uno che non vince mai e uno che vince tutto in qualche modo la differenza c'è...
Non credo che Zeman sia un incompetente, anzi: sicuramente è meglio di Lippi (che oltre alla juve, lo ha detto anche lui, non può allenare da nessuna altra parte), e Capello che a Roma non ha vinto solo uno scudetto, ma ne ha persi almeno altri due
 
Top
G.P.R.
view post Posted on 9/3/2005, 10:21




Paragonare Zeman a Capello e Lippi è quantomeno irriverente.
 
Top
ruben buster
view post Posted on 9/3/2005, 10:27




zeman sta a capello come giovanni stroppa sta a maradona
 
Top
TheQuestion
view post Posted on 9/3/2005, 10:30




Capello ha allenato: Van Basten, Gullit, Rejkard, Baresi, Maldini, Castacurta, Tassotti, Albertini, Donadoni, Savicevic, Papin, Raul, Roberto Carlos, Suker, Mijatovic, Totti, Cassano, Batistuta, Montella, Emerson, Samuel....(anche se ce ne sono almeno altri venti, credo che questi bastino per rendere l'idea) e non credo che sia veramente molto difficile vincere con questi giocatori in campo. L'altro oltre ad aver allenato fior fiori di giocatori, ha dimostrato che anche con questi non è capace di vincere al di fuori di Torino, chissà perchè??

Zeman non ha mai avuto un potenziale così da allenare, ed è inutile mettere i nomi perchè sono, o erano, sconosciuti...
 
Top
G.P.R.
view post Posted on 9/3/2005, 10:32




Roma con Totti e Lazio con Signori solo 2 nomi giusto da buttare lì
 
Top
ruben buster
view post Posted on 9/3/2005, 10:42




se fosse vera la tua equazione, l'inter di mancini quest'anno sarebbe al comando con 20 punti di vantaggio.
non bastano gli uomini
 
Top
FortunateSon
view post Posted on 9/3/2005, 14:49




CITAZIONE (TheQuestion @ 9/3/2005, 10:30)
Zeman non ha mai avuto un potenziale così da allenare, ed è inutile mettere i nomi perchè sono, o erano, sconosciuti...

La Lazio di Zeman era una delle Lazio più forti di sempre.
Parola dei laziali.
 
Top
sadeyes
view post Posted on 9/3/2005, 18:50




ps per gigi: pantani beccato più volte, bnon solo una, e morto di overdose di cocaina (quindi edulcorarlo è quantomeno inesatto, ben johnson è stato messo alla gogna per molto meno e gli han levato i trofei vinti).

zeman è grandissimo per il potenziale a sua disposizione, vorrei vedere davvero lippi con il lecce (l'inter era molto piu forte e ha fallito miseramente).
 
Top
15 replies since 6/3/2005, 13:12   105 views
  Share